Cicerone, Laelius de Amicitia, 20
Giacomo Pernigotti / Testi latini antichi / Cicerone
- Created on 2021-09-06 14:10:35
- Modified on 2021-09-06 14:36:03
- Translated by Viola Vacchini, Elena Pernigotti, Tommaso Presotto, Emma Rabozzi
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Latin
italiano
http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Cic.+Amic.+20&fromdoc=Perseus%3Atext%3A2007.01.0040
Quanta autem vis amicitiae sit , ex hoc intellegi maxime potest , quod ex infinita societate generis humani , quam conciliavit ipsa natura , ita contracta res est et adducta in angustum ut omnis caritas aut inter duos aut inter paucos iungeretur . Est enim amicitia nihil aliud nisi omnium divinarum humanarumque rerum cum benevolentia et caritate consensio ; qua quidem haud scio an excepta sapientia nihil melius homini sit a dis immortalibus datum . Divitias alii praeponunt , bonam alii valetudinem , alii potentiam , alii honores , multi etiam voluptates . Beluarum hoc quidem extremum , illa autem superiora caduca et incerta , posita non tam in consiliis nostris quam in fortunae temeritate . Qui autem in virtute summum bonum ponunt , praeclare illi quidem , sed haec ipsa virtus amicitiam et gignit et continet nec sine virtute amicitia esse ullo pacto potest .
Inoltre
quanta
sia
la
forza
dell
'
amicizia
,
da
ciò
si
può
moltissimo
capire
,
che
a
partire
dall
'
infinita
società
del
genere
umano
,
che
la
stessa
natura
ha
messo
insieme
,
il
legame
si
fa
così
stretto
e
così
chiuso
che
tutto
l
'
affetto
si
concentra
tra
due
o
poche
persone
.
Infatti
l
'
amicizia
non
è
altro
che
un
'
intesa
su
tutto
ciò
di
divino
e
umano
con
benevolenza
e
un
profondo
affetto
;
di
esse
certo
non
so
se
esclusa
la
sapienza
è
stato
dato
agli
uomini
nulla
di
più
grande
dagli
dei
immortali
.
Alcuni
preferiscono
la
ricchezza
,
altri
la
salute
,
altri
il
potere
,
altri
le
cariche
pubbliche
,
molti
anche
il
piacere
.
Questo
è
di
certo
degno
delle
bestie
,
mentre
le
altre
cose
caduche
e
incerte
,
poiché
dipendono
non
tanto
dalla
nostra
volontà
quanto
dall’avventatezza
della
sorte
.
Chi
invece
ripone
il
bene
supremo
nella
virtù
,
certo
fa
benissimo
,
ma
quella
stessa
virtù
genera
e
preserva
l
'
amicizia
e
senza
virtù
l
'
amicizia
è
assolutamente
impossibile
.