cristiana caserta / oratoria
università di Palermo
Demostene, terza Olintiaca 7
cristiana caserta / oratoria
- Created on 2019-07-17 18:40:28
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Ἑλληνική Transliterate
italiano
Τὰ μὲν δὴ τότε πραχθέντ ' οὐκ ἂν ἄλλως ἔχοι · νῦν δ ' ἑτέρου πολέμου καιρὸς ἥκει τις , δι ' ὃν καὶ περὶ τούτων ἐμνήσθην , ἵνα μὴ ταὐτὰ πάθητε . τί δὴ χρησόμεθ ' , ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι , τούτῳ ; εἰ γὰρ μὴ βοηθήσετε παντὶ σθένει κατὰ τὸ δυνατόν , θεάσασθ ' ὃν τρόπον ὑμεῖς ἐστρατηγηκότες [ 7 ] πάντ ' ἔσεσθ ' ὑπὲρ Φιλίππου . ὑπῆρχον Ὀλύνθιοι δύναμίν τινα κεκτημένοι , καὶ διέκειθ ' οὕτω τὰ πράγματα · οὔτε Φίλιππος ἐθάρρει τούτους οὔθ ' οὗτοι Φίλιππον . ἐπράξαμεν ἡμεῖς κἀκεῖνοι πρὸς ἡμᾶς εἰρήνην · ἦν τοῦθ ' ὥσπερ ἐμπόδισμά τι τῷ Φιλίππῳ καὶ δυσχερές , πόλιν μεγάλην ἐφορμεῖν τοῖς ἑαυτοῦ καιροῖς διηλλαγμένην πρὸς ἡμᾶς . ἐκπολεμῶσαι δεῖν ᾠόμεθα τοὺς ἀνθρώπους ἐκ παντὸς τρόπου , καὶ ὃ πάντες ἐθρύλουν , πέπρακται νυνὶ τοῦθ ' ὁπωσδήποτε .
Le
cose
fatte
non
possono
andare
diversamente
;
ma
ora
c’è
l’occasione
per
una
seconda
guerra
,
in
vista
della
quale
vi
ho
ricordato
queste
cose
,
per
non
subire
le
stesse
cose
.
Come
possiamo
avvantaggiarci
,
Ateniesi
,
di
questa
(
occasione
)
?
Se
non
allestirete
la
spedizione
di
soccorso
con
tutta
la
forza
disponibile
,
per
quanto
possibile
,
vedrete
in
che
modo
pur
avendo
voi
condotto
la
campagna
,
tutto
sarà
a
vantaggio
di
Filippo
.
Gli
Olinti
si
erano
rinforzati
,
avendo
acquisito
una
certa
potenza
e
la
situazione
era
in
questi
termini
:
Filippo
non
osava
attaccarli
e
loro
non
osavano
attaccare
Filippo
.
Noi
stipulammo
,
e
loro
con
noi
,
una
pace
:
era
questo
come
un
impedimento
per
Filippo
,
e
fastidioso
:
l’allontanarsi
una
grande
città
dai
suoi
disegni
,
riconciliata
con
noi
;
pensammo
che
in
ogni
modo
si
dovesse
far
combattere
i
(
due
)
popoli
e
tutti
parlavano
di
questo
.
Oggi
questo
è
accaduto
,
come
che
sia
.
Cicerone I catilinaria
cristiana caserta / oratoria
- Created on 2021-08-25 13:47:50
- Aligned by cristiana caserta
Latin
italiano
Quo usque tandem abutere , Catilina , patientia nostra ? quam diu etiam furor iste tuus nos eludet ? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia ? Nihilne te nocturnum praesidium Palati , nihil urbis uigiliae , nihil timor populi , nihil concursus bonorum omnium , nihil hic munitissimus habendi senatus locus , nihil horum ora uoltusque mouerunt ? Patere tua consilia non sentis , constrictam iam horum omnium scientia teneri coniurationem tuam non uides ? Quid proxima , quid superiore nocte egeris , ubi fueris , quos conuocaueris , quid consili ceperis quem nostrum ignorare arbitraris ? [ 2 ] O tempora , o mores ! Senatus haec intellegit , consul uidet ; hic tamen uiuit . Viuit ? Immo uero etiam in senatum uenit , fit publici consili particeps , notat et designat oculis ad caedem unum quemque nostrum . Nos autem fortes uiri satis facere rei publicae uidemur , si istius furorem ac tela uitamus . Ad mortem te , Catilina , duci iussu consulis iam pridem oportebat , in te conferri pestem quam tu in nos omnis iam diu machinaris . [ 3 ] An uero uir amplissimus , P . Scipio , pontifex maximus , Ti . Gracchum mediocriter labefactantem statum rei publicae priuatus interfecit : Catilinam orbem terrae caede atque incendiis uastare cupientem nos consules perferemus ? Nam illa nimis antiqua praetereo , quod C . Seruilius Ahala Sp . Maelium nouis rebus studentem manu sua occidit . Fuit , fuit ista quondam in hac re publica uirtus ut uiri fortes acrioribus suppliciis ciuem perniciosum quam acerbissimum hostem coercerent . Habemus senatus consultum in te , Catilina , uehemens et graue , non deest rei publicae consilium neque auctoritas huius ordinis : nos , nos , dico aperte , consules desumus .
Fino
a
che
punto
abuserai
,
o
Catilina
,
della
nostra
pazienza
?
Quanto
a
lungo
questo
tuo
furore
si
prenderà
gioco
di
noi
?
Fino
a
che
punto
arriverà
la
sfrontatezza
sfrenata
?
Non
ti
turbarono
per
niente
il
presidio
notturno
del
Palatino
,
per
niente
le
sentinelle
notturne
della
città
,
per
niente
il
timore
del
popolo
,
per
niente
l
'
affluenza
di
tutti
gli
onesti
,
per
niente
questo
protettissimo
luogo
per
tenere
la
riunione
del
senato
,
per
niente
la
bocca
e
il
volto
di
questi
?
Non
senti
che
i
tuoi
piani
sono
svelati
,
non
vedi
che
la
tua
congiura
,
conosciuta
già
da
tutti
questi
,
è
tenuta
sotto
controllo
?
Chi
di
noi
ritieni
che
ignori
che
cosa
hai
fatto
la
notte
scorsa
,
che
cosa
in
quella
precedente
,
dove
sei
stato
,
chi
hai
convocato
,
quale
decisione
hai
preso
?
(
2
)
O
tempi
,
o
costumi
!
Il
senato
comprende
queste
cose
.
Il
console
le
vede
;
questo
tuttavia
vive
.
Vive
?
Anzi
,
viene
anche
in
senato
,
diventa
partecipe
delle
decisioni
pubbliche
,
annota
e
designa
con
gli
occhi
ognuno
di
noi
per
la
strage
.
Invece
sembra
che
noi
,
uomini
forti
,
facciamo
abbastanza
per
lo
stato
,
se
evitiamo
il
furore
e
le
frecce
di
costui
.
A
morte
te
,
o
Catilina
;
era
opportuno
che
per
ordine
del
console
già
prima
fossi
condotto
,
contro
di
te
era
opportuno
che
fosse
portata
quella
rovina
che
tu
progetti
da
tempo
contro
tutti
noi
.
(
3
)
Ma
in
verità
un
uomo
magnificentissimo
,
Publio
Scipione
,
pontefice
massimo
,
da
privato
cittadino
uccise
Tiberio
Gracco
,
che
aveva
danneggiato
solo
leggermente
la
condizione
dello
stato
;
noi
consoli
sopporteremo
Catilina
,
che
desidera
devastare
il
mondo
con
la
strage
e
gli
incendi
?
Infatti
io
trascuro
quegli
eventi
troppo
antichi
,
ovvero
che
Caio
Servilio
Ahala
uccise
di
sua
mano
Spurio
Melio
che
desiderava
la
rivoluzione
.
Ci
fu
,
ci
fu
un
tempo
all
'
interno
di
questo
Stato
una
virtù
tale
che
gli
uomini
forti
punivano
un
cittadino
dannoso
con
pene
più
dure
di
un
nemico
durissimo
.
Abbiamo
un
senatoconsulto
contro
di
te
,
o
Catilina
,
forte
e
autorevole
,
non
manca
allo
stato
il
consiglio
e
l
'
autorevolezza
di
questo
ordine
.
Noi
,
noi
-
lo
dico
apertamente
-
noi
consoli
manchiamo
.