Orazio, IV 7
cristiana caserta / latino / Orazio
- Created on 2024-03-14 08:11:36
- Modified on 2024-03-14 08:14:41
- Translated by G. Frappa
- Aligned by cristiana caserta
Latin
italiano
7 .
Diffugere nives , redeunt iam gramina campis
arboribusque comae ;
mutat terra vices et decrescentia ripas
flumina praetereunt ;
5 Gratia cum Nymphis geminisque sororibus audet
ducere nuda choros :
immortalia ne speres , monet annus et almum
quae rapit hora diem .
Frigora mitescunt Zephyris , ver proterit aestas ,
10 interitura simul
pomifer autumnus fruges effuderit , et mox
bruma recurrit iners .
Damna tamen celeres reparant caelestia lunae :
nos , ubi decidimus
15 quo pius Aeneas , quo Tullus dives et Ancus ,
pulvis et umbra sumus .
Quis scit an adiciant hodiernae crastina summae
tempora di superi ?
Cuncta manus avidas fugient heredis , amico
20 quae dederis animo .
Cum semel occideris et de te splendida Minos
fecerit arbitria ,
non , Torquate , genus , non te facundia , non te
restituet pietas ;
25 infernis neque enim tenebris Diana pudicum
liberat Hippolytum
nec Lethaea valet Theseus abrumpere caro
vincula Pirithoo .
Diffugere nives , redeunt iam gramina campis
arboribusque comae ;
mutat terra vices et decrescentia ripas
flumina praetereunt ;
5 Gratia cum Nymphis geminisque sororibus audet
ducere nuda choros :
immortalia ne speres , monet annus et almum
quae rapit hora diem .
Frigora mitescunt Zephyris , ver proterit aestas ,
10 interitura simul
pomifer autumnus fruges effuderit , et mox
bruma recurrit iners .
Damna tamen celeres reparant caelestia lunae :
nos , ubi decidimus
15 quo pius Aeneas , quo Tullus dives et Ancus ,
pulvis et umbra sumus .
Quis scit an adiciant hodiernae crastina summae
tempora di superi ?
Cuncta manus avidas fugient heredis , amico
20 quae dederis animo .
Cum semel occideris et de te splendida Minos
fecerit arbitria ,
non , Torquate , genus , non te facundia , non te
restituet pietas ;
25 infernis neque enim tenebris Diana pudicum
liberat Hippolytum
nec Lethaea valet Theseus abrumpere caro
vincula Pirithoo .
Si
sono
dissolte
le
nevi
,
ritornano
ormai
le
erbe
ai
campi
e le chiome agli alberi ;
la terra cambia le stagioni e , abbassandosi ,
i fiumi scorrono tra le rive ;
la Grazia con le Ninfe e le due sorelle osa
condurre nuda le danze :
a non sperare cose immortali ti ammonisce l ' anno e l ' ora
che si porta via il luminoso giorno .
I freddi si fanno miti agli Zefiri , l ' estate calpesta la primavera ,
( estate ) destinata a finire non appena
l ' autunno fruttifero spargerà le messi , e subito dopo
ritorna l ' inverno inerte .
Tuttavia le lune riparano veloci i danni del cielo :
noi , quando ce ne andiamo
dove il pio Enea , dove il ricco Tullo ed Anco ,
siamo polvere ed ombra .
Chi sa se aggiungono alla somma di oggi i momenti
di domani gli dei del cielo ?
Sfuggiranno alle mani avide di un erede tutte le cose
che avrai dato con animo amico .
Una volta che sarai morto e su te Minosse splendide
sentenze avrà emesso ,
non la stirpe , o Torquato , non te la facondia , non te
la religiosità riporterà alla vita ;
né infatti dalle tenebre degli inferi Diana libera
il pudico Ippolito ,
né Teseo è capace di spezzare i vincoli del Lete
al caro Piritoo .
e le chiome agli alberi ;
la terra cambia le stagioni e , abbassandosi ,
i fiumi scorrono tra le rive ;
la Grazia con le Ninfe e le due sorelle osa
condurre nuda le danze :
a non sperare cose immortali ti ammonisce l ' anno e l ' ora
che si porta via il luminoso giorno .
I freddi si fanno miti agli Zefiri , l ' estate calpesta la primavera ,
( estate ) destinata a finire non appena
l ' autunno fruttifero spargerà le messi , e subito dopo
ritorna l ' inverno inerte .
Tuttavia le lune riparano veloci i danni del cielo :
noi , quando ce ne andiamo
dove il pio Enea , dove il ricco Tullo ed Anco ,
siamo polvere ed ombra .
Chi sa se aggiungono alla somma di oggi i momenti
di domani gli dei del cielo ?
Sfuggiranno alle mani avide di un erede tutte le cose
che avrai dato con animo amico .
Una volta che sarai morto e su te Minosse splendide
sentenze avrà emesso ,
non la stirpe , o Torquato , non te la facondia , non te
la religiosità riporterà alla vita ;
né infatti dalle tenebre degli inferi Diana libera
il pudico Ippolito ,
né Teseo è capace di spezzare i vincoli del Lete
al caro Piritoo .