Cicerone, De Legibus, 2,9/2,10
Marta Massaro /
- Created on 2023-11-28 01:06:10
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Latin
italiano
[ 9 ] Quintus : Aliquotiens iam iste locus a te tactus est . Sed antequam ad populares leges uenias , uim istius caelestis legis explana , si placet , ne aestus nos consuetudinis absorbeat et ad sermonis morem usitati trahat .
Marcus : A paruis enim , Quinte , didicimus : " si in ius vocat " , atque alia eius modi leges [ alias ] nominare . Sed uero intellegi sic oportet , et hoc et alia iussa ac uetita populorum non uim habere ad recte facta uocandi et a peccatis auocandi , quae uis non modo senior est quam aetas populorum et ciuitatium , sed aequalis illius caelum atque terras tuentis et regentis dei .
[ 10 ] Neque enim esse mens diuina sine ratione potest , nec ratio diuina non hanc uim in rectis prauisque sanciendis habere ; nec quia nusquam erat scriptum , ut contra omnis hostium copias in ponte unus adsisteret a tergoque pontem interscindi iuberet , idcirco minus Coclitem illum rem gessisse tantam fortitudinis lege atque imperio putabimus , nec si regnante L . Tarquinio nulla erat Romae scripta lex de stupris , idcirco non contra illam legem sempiternam Sex . Tarquinius uim Lucretiae Tricipitini filiae attulit . Erat enim ratio , profecta a rerum natura , et ad recte faciendum inpellens et a delicto auocans , quae non tum denique incipit lex esse quom scripta est , sed tum quom orta est . Orta autem est simul cum mente diuina . Quam ob rem lex uera atque princeps , apta ad iubendum et ad uetandum , ratio est recta summi Iouis .
Marcus : A paruis enim , Quinte , didicimus : " si in ius vocat " , atque alia eius modi leges [ alias ] nominare . Sed uero intellegi sic oportet , et hoc et alia iussa ac uetita populorum non uim habere ad recte facta uocandi et a peccatis auocandi , quae uis non modo senior est quam aetas populorum et ciuitatium , sed aequalis illius caelum atque terras tuentis et regentis dei .
[ 10 ] Neque enim esse mens diuina sine ratione potest , nec ratio diuina non hanc uim in rectis prauisque sanciendis habere ; nec quia nusquam erat scriptum , ut contra omnis hostium copias in ponte unus adsisteret a tergoque pontem interscindi iuberet , idcirco minus Coclitem illum rem gessisse tantam fortitudinis lege atque imperio putabimus , nec si regnante L . Tarquinio nulla erat Romae scripta lex de stupris , idcirco non contra illam legem sempiternam Sex . Tarquinius uim Lucretiae Tricipitini filiae attulit . Erat enim ratio , profecta a rerum natura , et ad recte faciendum inpellens et a delicto auocans , quae non tum denique incipit lex esse quom scripta est , sed tum quom orta est . Orta autem est simul cum mente diuina . Quam ob rem lex uera atque princeps , apta ad iubendum et ad uetandum , ratio est recta summi Iouis .
[
9
]
Quinto
:
Già
più
volte
questo
argomento
è
stato
toccato
da
te
.
Ma
prima
di
venire
alle
leggi
relative
ai
popoli
,
spiegaci
,
per
favore
,
la
natura
di
questa
legge
celeste
,
affinché
l
'
onda
dell
'
abitudine
non
ci
travolga
e
ci
spinga
sulla
strada
di
una
comune
conversazione
.
Marco : Fin da fanciulli , Quinto , ci è stato insegnato a chiamare leggi il " Se chiama in giudizio " ed altre espressioni di tal genere . Ma così occorre intendere , cioè che questi ed altri analoghi precetti e divieti dei popoli hanno la forza di invitare alle azioni corrette e di allontanare dalle colpe , forza che non soltanto è più antica dell ' età stessa dei popoli e degli Stati , ma è coeva di quel dio che protegge e governa il cielo e le terre .
[ 10 ] Non può infatti esserci un intelletto divino senza raziocinio , né ragione divina che non abbia il potere di stabilire per legge il giusto e l ' ingiusto ; e poiché in nessun luogo stava scritto che egli da solo dovesse resistere a tutte le forze dei nemici su di un ponte , e dare ordine che il ponte venisse tagliato alle sue spalle , tanto meno per questo crederemo che quel Coclite abbia compiuto una impresa tanto grande sotto l ' imperativo d ' una legge ; e neppure che , se sotto il regno di L . Tarquinio non vi era in Roma alcuna legge scritta circa la violenza carnale , in contrasto con quella legge eterna , Sesto Tarquinio non abbia recato violenza a Lucrezia , figlia di Tricipitino . Vi era infatti una norma , derivata dalla stessa natura , che spinge al ben fare e tiene lontani dal delitto , la quale non incomincia ad essere legge solo nel momento in cui viene scritta , ma fin da quando è nata . E precisamente essa ebbe origine insieme all ' intelletto divino . Motivo per cui la prima e vera legge , efficace nel comandare e nel proibire , è la retta ragione del sommo Giove .
Marco : Fin da fanciulli , Quinto , ci è stato insegnato a chiamare leggi il " Se chiama in giudizio " ed altre espressioni di tal genere . Ma così occorre intendere , cioè che questi ed altri analoghi precetti e divieti dei popoli hanno la forza di invitare alle azioni corrette e di allontanare dalle colpe , forza che non soltanto è più antica dell ' età stessa dei popoli e degli Stati , ma è coeva di quel dio che protegge e governa il cielo e le terre .
[ 10 ] Non può infatti esserci un intelletto divino senza raziocinio , né ragione divina che non abbia il potere di stabilire per legge il giusto e l ' ingiusto ; e poiché in nessun luogo stava scritto che egli da solo dovesse resistere a tutte le forze dei nemici su di un ponte , e dare ordine che il ponte venisse tagliato alle sue spalle , tanto meno per questo crederemo che quel Coclite abbia compiuto una impresa tanto grande sotto l ' imperativo d ' una legge ; e neppure che , se sotto il regno di L . Tarquinio non vi era in Roma alcuna legge scritta circa la violenza carnale , in contrasto con quella legge eterna , Sesto Tarquinio non abbia recato violenza a Lucrezia , figlia di Tricipitino . Vi era infatti una norma , derivata dalla stessa natura , che spinge al ben fare e tiene lontani dal delitto , la quale non incomincia ad essere legge solo nel momento in cui viene scritta , ma fin da quando è nata . E precisamente essa ebbe origine insieme all ' intelletto divino . Motivo per cui la prima e vera legge , efficace nel comandare e nel proibire , è la retta ragione del sommo Giove .