Plinio il vecchio, Storia della medicina (Naturalis historia XX1X, 1-3)
cristiana caserta / latino
- Created on 2024-04-16 09:50:30
- Modified on 2024-04-17 10:34:49
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Latin
italiano
Naturae remediorum atque multitudo instantium ac praeteritorum plura de ipsa medendi arte cogunt dicere , quamquam non ignaros nulli ante haec Latino sermone condita , ancepsque , lubricum esse rerum omnium nouarum initium et talium , utique tam sterilis gratiae tantaeque difficultatis in promendo . Sed quoniam occurrere uerisimile est omnium qui haec noscant cogitationi , quonam modo exoleuerint in medicinae usu quae iam parata atque pertinentia erant , mirumque et indignum protinus subit , nullam artium inconstantiorem fuisse aut etiamnunc saepius mutari , cum sit fructuosior nulla : dis primum inuentores suos adsignauit et caelo dicauit , nec non et hodie multifariam ab oraculis medicina petitur . Auxit deinde famam etiam crimine , ictum fulmine Aesculapium fabulata , quoniam Tyndareum reuocauisset ad uitam - nec tamen cessauit narrare alios reuixisse opera sua - , clara Troianis temporibus , a quibus fama certior , uolnerum tamen dumtaxat remediis .
La
natura
dei
rimedi
e
il
gran
numero
di
quelli
presenti
e
di
quelli
passati
ci
obbligano
a
dire
parecchie
cose
sull’arte
medica
in
sé
,
pur
sapendo
che
questa
materia
non
è
stata
trattata
da
nessuno
in
latino
,
ed
essendo
dubbio
e
rischioso
l’inizio
di
ogni
novità
,
e
tanto
più
in
un
argomento
come
questo
,
privo
di
fascino
e
pieno
di
difficoltà
.
È
naturale
che
a
tutti
quelli
che
la
conoscano
venga
in
mente
di
chiedersi
come
mai
sono
diventati
obsoleti
rimedi
già
pronti
e
pertinenti
,
e
sembrerà
strano
e
indegno
che
questa
arte
sia
stata
sempre
instabile
e
anche
adesso
muti
continuamente
,
benché
sia
la
più
redditizia
di
tutti
.
La
medicina
ha
trasformato
in
dei
i
suoi
inventori
e
li
ha
consacrati
in
cielo
e
perfino
oggi
si
chiede
rimedio
in
varie
forme
agli
oracoli
.
In
seguito
aumentò
la
propria
fama
con
la
malafede
,
favoleggiando
che
Esculapio
fosse
stato
colpito
dal
fulmine
perché
aveva
risuscitato
Tindaro
,
senza
peraltro
cessare
di
raccontare
che
altri
avevano
riacquistato
la
vita
per
opera
sua
.
Era
già
illustre
ai
tempi
della
guerra
di
Troia
,
a
partire
dai
quali
l’informazione
diventa
più
certa
,
benché
limitata
alla
cura
delle
ferite
.