L'AREOPAGO E IL CALCOLO DEI VOTI
Sara Bucci /
- Created on 2024-02-28 00:07:40
- Modified on 2024-02-29 02:53:43
- Translated by Sara Bucci
- Aligned by Sara Bucci
I personaggi presenti sono Atena, Apollo, Oreste e dal Coro caratterizzato dalle Erinni: rifugiatosi nel tempio di Atena sull'acropoli di Atene, Oreste chiede la protezione della dea, che affida il giudizio del matricidio a un tribunale di cittadini di nuova costituzione, l'Areopago. Inizia il processo: l'imputato è difeso da Apollo e accusato dal Coro delle Erinni, che minacciano sciagure nel caso di un'assoluzione. Dopo la votazione dei giudici e il voto di Atena a favore dell'imputato, la condizione di parità - come stabilito dalla dea – sancisce la vittoria di Oreste, che può fare ritorno ad Argo e riottenere il trono e i beni che furono di Agamennone, da lui vendicato. Le Erinni, infuriate, sono placate dalla dea, che promette loro onori e culto nella sua città.
Ἑλληνική Transliterate
italiano
ψῆφον δικαίαν , ὡς ἅλις λελεγμένων;
Χο . ἡμῖν μὲν ἤδη πᾶν τετόξευται βέλος .
μένω δ ' ἀκοῦσαι πῶς ἀγὼν κριθήσεται .
Αθ . τί γάρ; πρὸς ὑμῶν πῶς τιθεῖσ ' ἄμομφος ὦ;
Απ . ἠκούσαθ ' ὧν ἠκούσατ ' , ἐν δὲ καρδίᾳ
680ψῆφον φέροντες ὅρκον αἰδεῖσθε , ξένοι .
Αθ . κλύοιτ ' ἂν ἤδη θεσμόν , Ἀττικὸς λεώς ,
πρώτας δίκας κρίνοντες αἵματος χυτοῦ .
ἔσται δὲ καὶ τὸ λοιπὸν Αἰγέως στρατῷ
αἰεὶ δικαστῶν τοῦτο βουλευτήριον .
685πάγον δ ' †Ἄρειον τόνδ ' , Ἀμαζόνων ἕδραν
σκηνάς θ ' , ὅτ ' ἦλθον Θησέως κατὰ φθόνον
στρατηλατοῦσαι , καὶ πόλει νεόπτολιν
τήνδ ' ὑψίπυργον ἀντεπύργωσαν τότε ,
Ἄρει δ ' ἔθυον , ἔνθεν ἔστ ' ἐπώνυμος
690πέτρα πάγος τ ' Ἄρειος · ἐν δὲ τῷ σέβας
ἀστῶν φόβος τε ξυγγενὴς τὸ μὴ ἀδικεῖν
σχήσει τό τ ' ἦμαρ καὶ κατ ' εὐφρόνην ὁμῶς ,
αὐτῶν πολιτῶν μὴ ' πικαινούντων νόμους
κακαῖς ἐπιρροαῖσι · βορβόρῳ δ ' ὕδωρ
695λαμπρὸν μιαίνων οὔποθ ' εὑρήσεις ποτόν .
τὸ μήτ ' ἄναρχον μήτε δεσποτούμενον
ἀστοῖς περιστέλλουσι βουλεύω σέβειν ,
καὶ μὴ τὸ δεινὸν πᾶν πόλεως ἔξω βαλεῖν .
τίς γὰρ δεδοικὼς μηδὲν ἔνδικος βροτῶν;
700τοιόνδε τοι ταρβοῦντες ἐνδίκως σέβας
ἔρυμα [ τε ] χώρας καὶ πόλεως σωτήριον
ἔχοιτ ' ἄν , οἷον οὔτις ἀνθρώπων ἔχει ,
οὔτ ' ἐν Σκύθῃσιν οὔτε Πέλοπος ἐν τόποις .
Χο . ἡμῖν μὲν ἤδη πᾶν τετόξευται βέλος .
μένω δ ' ἀκοῦσαι πῶς ἀγὼν κριθήσεται .
Αθ . τί γάρ; πρὸς ὑμῶν πῶς τιθεῖσ ' ἄμομφος ὦ;
Απ . ἠκούσαθ ' ὧν ἠκούσατ ' , ἐν δὲ καρδίᾳ
680ψῆφον φέροντες ὅρκον αἰδεῖσθε , ξένοι .
Αθ . κλύοιτ ' ἂν ἤδη θεσμόν , Ἀττικὸς λεώς ,
πρώτας δίκας κρίνοντες αἵματος χυτοῦ .
ἔσται δὲ καὶ τὸ λοιπὸν Αἰγέως στρατῷ
αἰεὶ δικαστῶν τοῦτο βουλευτήριον .
685πάγον δ ' †Ἄρειον τόνδ ' , Ἀμαζόνων ἕδραν
σκηνάς θ ' , ὅτ ' ἦλθον Θησέως κατὰ φθόνον
στρατηλατοῦσαι , καὶ πόλει νεόπτολιν
τήνδ ' ὑψίπυργον ἀντεπύργωσαν τότε ,
Ἄρει δ ' ἔθυον , ἔνθεν ἔστ ' ἐπώνυμος
690πέτρα πάγος τ ' Ἄρειος · ἐν δὲ τῷ σέβας
ἀστῶν φόβος τε ξυγγενὴς τὸ μὴ ἀδικεῖν
σχήσει τό τ ' ἦμαρ καὶ κατ ' εὐφρόνην ὁμῶς ,
αὐτῶν πολιτῶν μὴ ' πικαινούντων νόμους
κακαῖς ἐπιρροαῖσι · βορβόρῳ δ ' ὕδωρ
695λαμπρὸν μιαίνων οὔποθ ' εὑρήσεις ποτόν .
τὸ μήτ ' ἄναρχον μήτε δεσποτούμενον
ἀστοῖς περιστέλλουσι βουλεύω σέβειν ,
καὶ μὴ τὸ δεινὸν πᾶν πόλεως ἔξω βαλεῖν .
τίς γὰρ δεδοικὼς μηδὲν ἔνδικος βροτῶν;
700τοιόνδε τοι ταρβοῦντες ἐνδίκως σέβας
ἔρυμα [ τε ] χώρας καὶ πόλεως σωτήριον
ἔχοιτ ' ἄν , οἷον οὔτις ἀνθρώπων ἔχει ,
οὔτ ' ἐν Σκύθῃσιν οὔτε Πέλοπος ἐν τόποις .
ATENA
Invito
ormai
costoro
a
deporre
un
giusto
voto
secondo
coscienza
,
dal
momento
che
si è dibattuto abbastanza ?
APOLLO Da noi ogni dardo è stato scagliato ; resto per ascoltare come sarà giudicata la lite .
ATENA Ebbene ? Come dovrò agire per non ricevere biasimo da parte vostra ?
680
CORO Avete ascoltato quello che avete ascoltato , ma nel portare il vostro voto rispettate nel cuore il giuramento , o stranieri .
ATENA Udite ora questo mio decreto , o popolo dell ' Attica nel momento in cui voi emettete la prima sentenza per sangue versato . Anche negli anni avvenire resterà per sempre al popolo
685
di Egeo questo consesso di giudici : e questo colle di Ares , sede e campo delle Amazzoni quando giunsero armate per odio contro Teseo , e in quel tempo contrapposero alla cittadella questa nuova cittadella munita di alte torri e facevano sacrifici ad Ares ,
690
donde ha ricevuto il proprio nome questa rupe e colle di Ares - in esso la reverenza dei cittadini e la paura , sua consanguinea , li tratterranno , di giorno e di notte in egual modo , dal commettere ingiustizia , purché gli stessi cittadini non innovino le leg-
695
gi : se contamini dell ' acqua limpida con torbide correnti e fango , non la troverai mai più bevibile . Ciò che non è né privo di comando né sottoposto a dispotismo questo io lo consiglio ai cittadini di curare e riverire , e di non espellere dalla città tutto ciò che è
700
pauroso : chi infatti degli uomini è giusto se nulla teme ? Se voi rispetterete secondo giustizia questo venerando istituto , disporrete di un baluardo che salva il territorio e la città , quale nessuna gente umana possiede , né tra gli Sciti né nelle terre di Pelope .
si è dibattuto abbastanza ?
APOLLO Da noi ogni dardo è stato scagliato ; resto per ascoltare come sarà giudicata la lite .
ATENA Ebbene ? Come dovrò agire per non ricevere biasimo da parte vostra ?
680
CORO Avete ascoltato quello che avete ascoltato , ma nel portare il vostro voto rispettate nel cuore il giuramento , o stranieri .
ATENA Udite ora questo mio decreto , o popolo dell ' Attica nel momento in cui voi emettete la prima sentenza per sangue versato . Anche negli anni avvenire resterà per sempre al popolo
685
di Egeo questo consesso di giudici : e questo colle di Ares , sede e campo delle Amazzoni quando giunsero armate per odio contro Teseo , e in quel tempo contrapposero alla cittadella questa nuova cittadella munita di alte torri e facevano sacrifici ad Ares ,
690
donde ha ricevuto il proprio nome questa rupe e colle di Ares - in esso la reverenza dei cittadini e la paura , sua consanguinea , li tratterranno , di giorno e di notte in egual modo , dal commettere ingiustizia , purché gli stessi cittadini non innovino le leg-
695
gi : se contamini dell ' acqua limpida con torbide correnti e fango , non la troverai mai più bevibile . Ciò che non è né privo di comando né sottoposto a dispotismo questo io lo consiglio ai cittadini di curare e riverire , e di non espellere dalla città tutto ciò che è
700
pauroso : chi infatti degli uomini è giusto se nulla teme ? Se voi rispetterete secondo giustizia questo venerando istituto , disporrete di un baluardo che salva il territorio e la città , quale nessuna gente umana possiede , né tra gli Sciti né nelle terre di Pelope .