Solone, Il buongoverno, fr. 4 West
Cristiana Caserta / Lirici greci
- Created on 2024-02-18 12:45:43
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Ἑλληνική Transliterate
italiano
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/testi/Solon/Fragmenta.html
C. Neri
fr . 4
ἡμετέρη δὲ πόλις κατὰ μὲν Διὸς οὔποτ ' ὀλεῖται
αἶσαν καὶ μακάρων θεῶν φρένας ἀθανάτων ·
τοίη γὰρ μεγάθυμος ἐπίσκοπος ὀβριμοπάτρη
Παλλὰς Ἀθηναίη χεῖρας ὕπερθεν ἔχει ·
5αὐτοὶ δὲ φθείρειν μεγάλην πόλιν ἀφραδίηισιν
ἀστοὶ βούλονται χρήμασι πειθόμενοι ,
δήμου θ ' ἡγεμόνων ἄδικος νόος , οἷσιν ἑτοῖμον
ὕβριος ἐκ μεγάλης ἄλγεα πολλὰ παθεῖν ·
οὐ γὰρ ἐπίστανται κατέχειν κόρον οὐδὲ παρούσας
10 εὐφροσύνας κοσμεῖν δαιτὸς ἐν ἡσυχίηι
. . . . . . . . .
πλουτέουσιν δ ' ἀδίκοις ἔργμασι πειθόμενοι
. . . . . . . . .
οὔθ ' ἱερῶν κτεάνων οὔτε τι δημοσίων
φειδόμενοι κλέπτουσιν ἀφαρπαγῆι ἄλλοθεν ἄλλος ,
οὐδὲ φυλάσσονται σεμνὰ Δίκης θέμεθλα ,
15ἣ σιγῶσα σύνοιδε τὰ γιγνόμενα πρό τ ' ἐόντα ,
τῶι δὲ χρόνωι πάντως ἦλθ ' ἀποτεισομένη ,
τοῦτ ' ἤδη πάσηι πόλει ἔρχεται ἕλκος ἄφυκτον ,
ἐς δὲ κακὴν ταχέως ἤλυθε δουλοσύνην ,
ἣ στάσιν ἔμφυλον πόλεμόν θ ' εὕδοντ ' ἐπεγείρει ,
20 ὃς πολλῶν ἐρατὴν ὤλεσεν ἡλικίην ·
ἐκ γὰρ δυσμενέων ταχέως πολυήρατον ἄστυ
τρύχεται ἐν συνόδοις τοῖς ἀδικέουσι φίλους .
ταῦτα μὲν ἐν δήμωι στρέφεται κακά · τῶν δὲ πενιχρῶν
ἱκνέονται πολλοὶ γαῖαν ἐς ἀλλοδαπὴν
25πραθέντες δεσμοῖσί τ ' ἀεικελίοισι δεθέντες
. . . . . . . .
οὕτω δημόσιον κακὸν ἔρχεται οἴκαδ ' ἑκάστωι ,
αὔλειοι δ ' ἔτ ' ἔχειν οὐκ ἐθέλουσι θύραι ,
ὑψηλὸν δ ' ὑπὲρ ἕρκος ὑπέρθορεν , εὗρε δὲ πάντως ,
εἰ καί τις φεύγων ἐν μυχῶι ἦι θαλάμου .
30ταῦτα διδάξαι θυμὸς Ἀθηναίους με κελεύει ,
ὡς κακὰ πλεῖστα πόλει Δυσνομίη παρέχει ·
Εὐνομίη δ ' εὔκοσμα καὶ ἄρτια πάντ ' ἀποφαίνει ,
καὶ θαμὰ τοῖς ἀδίκοις ἀμφιτίθησι πέδας ·
τραχέα λειαίνει , παύει κόρον , ὕβριν ἀμαυροῖ ,
35 αὑαίνει δ ' ἄτης ἄνθεα φυόμενα ,
εὐθύνει δὲ δίκας σκολιάς , ὑπερήφανά τ ' ἔργα
πραΰνει · παύει δ ' ἔργα διχοστασίης ,
παύει δ ' ἀργαλέης ἔριδος χόλον , ἔστι δ ' ὑπ ' αὐτῆς
πάντα κατ ' ἀνθρώπους ἄρτια καὶ πινυτά .
ἡμετέρη δὲ πόλις κατὰ μὲν Διὸς οὔποτ ' ὀλεῖται
αἶσαν καὶ μακάρων θεῶν φρένας ἀθανάτων ·
τοίη γὰρ μεγάθυμος ἐπίσκοπος ὀβριμοπάτρη
Παλλὰς Ἀθηναίη χεῖρας ὕπερθεν ἔχει ·
5αὐτοὶ δὲ φθείρειν μεγάλην πόλιν ἀφραδίηισιν
ἀστοὶ βούλονται χρήμασι πειθόμενοι ,
δήμου θ ' ἡγεμόνων ἄδικος νόος , οἷσιν ἑτοῖμον
ὕβριος ἐκ μεγάλης ἄλγεα πολλὰ παθεῖν ·
οὐ γὰρ ἐπίστανται κατέχειν κόρον οὐδὲ παρούσας
10 εὐφροσύνας κοσμεῖν δαιτὸς ἐν ἡσυχίηι
. . . . . . . . .
πλουτέουσιν δ ' ἀδίκοις ἔργμασι πειθόμενοι
. . . . . . . . .
οὔθ ' ἱερῶν κτεάνων οὔτε τι δημοσίων
φειδόμενοι κλέπτουσιν ἀφαρπαγῆι ἄλλοθεν ἄλλος ,
οὐδὲ φυλάσσονται σεμνὰ Δίκης θέμεθλα ,
15ἣ σιγῶσα σύνοιδε τὰ γιγνόμενα πρό τ ' ἐόντα ,
τῶι δὲ χρόνωι πάντως ἦλθ ' ἀποτεισομένη ,
τοῦτ ' ἤδη πάσηι πόλει ἔρχεται ἕλκος ἄφυκτον ,
ἐς δὲ κακὴν ταχέως ἤλυθε δουλοσύνην ,
ἣ στάσιν ἔμφυλον πόλεμόν θ ' εὕδοντ ' ἐπεγείρει ,
20 ὃς πολλῶν ἐρατὴν ὤλεσεν ἡλικίην ·
ἐκ γὰρ δυσμενέων ταχέως πολυήρατον ἄστυ
τρύχεται ἐν συνόδοις τοῖς ἀδικέουσι φίλους .
ταῦτα μὲν ἐν δήμωι στρέφεται κακά · τῶν δὲ πενιχρῶν
ἱκνέονται πολλοὶ γαῖαν ἐς ἀλλοδαπὴν
25πραθέντες δεσμοῖσί τ ' ἀεικελίοισι δεθέντες
. . . . . . . .
οὕτω δημόσιον κακὸν ἔρχεται οἴκαδ ' ἑκάστωι ,
αὔλειοι δ ' ἔτ ' ἔχειν οὐκ ἐθέλουσι θύραι ,
ὑψηλὸν δ ' ὑπὲρ ἕρκος ὑπέρθορεν , εὗρε δὲ πάντως ,
εἰ καί τις φεύγων ἐν μυχῶι ἦι θαλάμου .
30ταῦτα διδάξαι θυμὸς Ἀθηναίους με κελεύει ,
ὡς κακὰ πλεῖστα πόλει Δυσνομίη παρέχει ·
Εὐνομίη δ ' εὔκοσμα καὶ ἄρτια πάντ ' ἀποφαίνει ,
καὶ θαμὰ τοῖς ἀδίκοις ἀμφιτίθησι πέδας ·
τραχέα λειαίνει , παύει κόρον , ὕβριν ἀμαυροῖ ,
35 αὑαίνει δ ' ἄτης ἄνθεα φυόμενα ,
εὐθύνει δὲ δίκας σκολιάς , ὑπερήφανά τ ' ἔργα
πραΰνει · παύει δ ' ἔργα διχοστασίης ,
παύει δ ' ἀργαλέης ἔριδος χόλον , ἔστι δ ' ὑπ ' αὐτῆς
πάντα κατ ' ἀνθρώπους ἄρτια καὶ πινυτά .
La
nostra
città
non
rovinerà
mai
per
un
destino
sancito
da
Zeus
e
per
volontà
degli
dei
beati
immortali
:
perché
una
tale
magnanima
custode
e
protettrice
,
figlia
di
padre
tremendo
,
Pallade
5 Atena , dall ' alto vi tiene sopra le mani ; ma sono proprio gli stessi cittadini che vogliono nelle loro manifestazioni di demenza , distruggere una grande città , persuasi da brama di soldi , e l ' ingiusto disegno dei capi del popolo , per i quali è già disposto che per questa grande arroganza subiscano molti dolori ; perché non sanno proprio contenere la smisurata fame , né ben armonizzare tutto ciò che dà gioia e che è già qui nella serenità del banchetto « . . . » , e si arricchiscono , invece , persuasi da ingiuste intraprese « « . . . » e non risparmiano le sacre proprietà , né alcun bene pubblico , ma rubano , rapinano con forza , chi in un modo chi
15 in un altro , e non custodiscono i santi fondamenti della Giustizia , la quale , silenziosa , sa ad un tempo quello che sta accadendo e quello che è accaduto in precedenza , e col tempo giunge comunque , per far pagare ogni fio .
Questa ferita , che non lascia scampo , ha ormai raggiunto l ' intera città , che finisce rapidamente per approdare alla schiavitù ' miserabile ; la quale a propria volta , poi , ridesta le lotte interne
20 e la guerra dormiente , che conduce in rovina l ' amabile giovinezza di molti ; rapidamente , grazie a chi è ostile , la nostra amatissima città si sfalda in congreghe gradite soltanto a chi compie ingiustizie .
Sono questi , dunque , i mali che si aggirano per il paese : molti dei poveri emigrano verso una
25 terra straniera , venduti e legati da non più tollerabili catene . « . . . » . Il pubblico male , in tal modo , penetra in casa di ciascuno , né bastano più a trattenerlo le porte del cortile , ma con un balzo scavalca il recinto , per quanto alto , e scopre comunque chi pure si rifugiasse , fuggendo , nel recesso di un talamo .
30 Queste sono le cose che il cuore mi impone di insegnare agli Ateniesi : come il Malgoverno apporti a una società mali in gran numero : il Buongoverno , al contrario , rivela ogni cosa in buon ordine e ben fatta , e frequentemente riesce ad avvincere in ceppi gli ingiusti : liscia le
35 asperità , pone fine alla dismisura , ottunde l ' arroganza , secca sul nascere i fiori della tracotanza accecante , raddrizza le sentenze deviate , affievolisce le azioni superbe , pone fine agli effetti delle divisioni civili , pone fine alla rabbia della straziante contesa , e insomma - in suo potere , tutto , tra gli uomini , è ben fatto e assennato
5 Atena , dall ' alto vi tiene sopra le mani ; ma sono proprio gli stessi cittadini che vogliono nelle loro manifestazioni di demenza , distruggere una grande città , persuasi da brama di soldi , e l ' ingiusto disegno dei capi del popolo , per i quali è già disposto che per questa grande arroganza subiscano molti dolori ; perché non sanno proprio contenere la smisurata fame , né ben armonizzare tutto ciò che dà gioia e che è già qui nella serenità del banchetto « . . . » , e si arricchiscono , invece , persuasi da ingiuste intraprese « « . . . » e non risparmiano le sacre proprietà , né alcun bene pubblico , ma rubano , rapinano con forza , chi in un modo chi
15 in un altro , e non custodiscono i santi fondamenti della Giustizia , la quale , silenziosa , sa ad un tempo quello che sta accadendo e quello che è accaduto in precedenza , e col tempo giunge comunque , per far pagare ogni fio .
Questa ferita , che non lascia scampo , ha ormai raggiunto l ' intera città , che finisce rapidamente per approdare alla schiavitù ' miserabile ; la quale a propria volta , poi , ridesta le lotte interne
20 e la guerra dormiente , che conduce in rovina l ' amabile giovinezza di molti ; rapidamente , grazie a chi è ostile , la nostra amatissima città si sfalda in congreghe gradite soltanto a chi compie ingiustizie .
Sono questi , dunque , i mali che si aggirano per il paese : molti dei poveri emigrano verso una
25 terra straniera , venduti e legati da non più tollerabili catene . « . . . » . Il pubblico male , in tal modo , penetra in casa di ciascuno , né bastano più a trattenerlo le porte del cortile , ma con un balzo scavalca il recinto , per quanto alto , e scopre comunque chi pure si rifugiasse , fuggendo , nel recesso di un talamo .
30 Queste sono le cose che il cuore mi impone di insegnare agli Ateniesi : come il Malgoverno apporti a una società mali in gran numero : il Buongoverno , al contrario , rivela ogni cosa in buon ordine e ben fatta , e frequentemente riesce ad avvincere in ceppi gli ingiusti : liscia le
35 asperità , pone fine alla dismisura , ottunde l ' arroganza , secca sul nascere i fiori della tracotanza accecante , raddrizza le sentenze deviate , affievolisce le azioni superbe , pone fine agli effetti delle divisioni civili , pone fine alla rabbia della straziante contesa , e insomma - in suo potere , tutto , tra gli uomini , è ben fatto e assennato