Verrine, 2,5,26
/ Testi latini antichi
Latin
italiano
http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0012%3Atext%3DVer.%3Aactio%3D2%3Abook%3D5%3Asection%3D26
Itinerum primum laborem , qui vel maximus est in re militari , iudices , et in Sicilia maxime necessarius , accipite quam facilem sibi iste et iucundum ratione consilioque reddiderit . Primum temporibus hibernis ad magnitudinem frigorum et tempestatum vim ac fluminum praeclarum hoc sibi remedium compararat . Urbem Syracusas elegerat , cuius hic situs atque haec natura esse loci caelique dicitur ut nullus umquam dies tam magna ac turbulenta tempestate fuerit quin aliquo tempore eius diei solem homines viderint . Hic ita vivebat iste bonus imperator hibernis mensibus ut eum non facile non modo extra tectum , sed ne extra lectum quidem quisquam viderit ; ita diei brevitas conviviis , noctis longitudo stupris et flagitiis continebatur .
Anzitutto
,
giudici
,
ascoltate
quanto
costui
si
sia
reso
con
ragione
e
con
avvedutezza
facile
e
piacevole
lo
sforzo
dei
viaggi
,
che
certamente
è
massimo
in
ambito
militare
e
soprattutto
necessario
in
Sicilia
.
Dapprima
nei
giorni
invernali
si
era
procurato
questo
famoso
rimedio
al
rigore
del
freddo
e
alla
forza
delle
intemperie
e
dei
fiumi
.
Aveva
scelto
la
città
di
Siracusa
,
la
cui
posizione
e
conformazione
del
luogo
e
del
cielo
si
dice
che
siano
tali
che
non
vi
fu
giammai
alcun
giorno
di
tanto
grande
e
turbolenta
tempesta
senza
che
gli
uomini
non
abbiano
visto
per
qualche
tempo
il
sole
di
quel
giorno
.
Qui
questo
bravo
generale
viveva
nei
mesi
invernali
così
che
non
solo
uno
non
lo
vedeva
facilmente
fuori
di
casa
,
ma
neppure
fuori
dal
letto
;
così
era
arginata
la
brevità
del
giorno
con
banchetti
,
la
lunghezza
della
notte
con
stupri
e
con
scelleratezze
.