Giacomo Pernigotti
Liceo G. Peano Tortona
Harry Potter Liber 1 cap. 1
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Latinitaliano
Testi greci antichi
Ἑλληνικήitaliano
Archiloco 114
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-02-19 16:10:17
- Modified on 2020-10-24 19:50:38
- Translated by Federico Rizzo
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Cicerone Verrine T2,4,100
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-02-20 22:38:28
- Translated by Laura Caneva
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Latin
italiano
latinLit:phi0474.phi005.perseus-lat1:2.4.100
latinLit:phi0474.phi005.perseus-lat1:2.4.100
Tum iste permotus illa atrocitate negoti , ut ab se sceleris illius suspicio demoveretur , dat hospiti suo cuidam negotium ut aliquem reperiret quem illud fecisse insimularet , daretque operam ut is eo crimine damnaretur , ne ipse esset in crimine . Res non procrastinatur . Nam cum iste Catina profectus esset , servi cuiusdam nomen defertur ; is accusatur , ficti testes in eum dantur . Rem cunctus senatus Catinensium legibus iudicabat . Sacerdotes vocantur ; ex iis quaeritur secreto in curia quid esse factum arbitrarentur , quem ad modum signum esset ablatum . Respondent illae praetoris in eo loco servos esse visos . Res , quae esset iam antea non obscura , sacerdotum testimonio perspicua esse coepit . Itur in consilium ; servus ille innocens omnibus sententiis absolvitur , —quo facilius vos hunc omnibus sententiis condemnare possitis .
Allora
costui
(
Verre
)
,
preoccupato
dall’
enormità
del
fatto
,
per
allontanare
da
sè
il
sospetto
di
quell’azione
scellerata
,
dà
a
un
suo
uomo
fidato
il
compito
di
trovare
qualcuno
che
venga
accusato
di
aver
fatto
quello
e
di
fare
in
modo
che
sia
condannato
sotto
quella
imputazione
,
per
non
essere
egli
stesso
sotto
accusa
.
La
cosa
non
è
differita
.
Infatti
essendo
costui
partito
da
Catania
,
viene
accusato
uno
schiavo
;
questo
viene
incriminato
e
falsi
testimoni
contro
di
lui
sono
presentati
.
Secondo le leggi Catanesi giudicava la questione il consiglio riunito al completo . Vengono convocate le sacerdotesse ; è chiesto loro di nascosto in senato cosa pensassero che fosse avvenuto e ( in particolar ) in che modo la statua fosse stata trafugata .
Quelle rispondono che in quel luogo erano stati visti gli schiavi del governatore . Il fatto , che già prima non era oscuro , con la deposizione delle sacerdotesse si fece subito chiaro .
Si va a deliberare ; e quello schiavo innocente viene assolto da tutte le accuse , affinchè possiate più facilmente condannare questo a tutti i capi d’imputazione .
Secondo le leggi Catanesi giudicava la questione il consiglio riunito al completo . Vengono convocate le sacerdotesse ; è chiesto loro di nascosto in senato cosa pensassero che fosse avvenuto e ( in particolar ) in che modo la statua fosse stata trafugata .
Quelle rispondono che in quel luogo erano stati visti gli schiavi del governatore . Il fatto , che già prima non era oscuro , con la deposizione delle sacerdotesse si fece subito chiaro .
Si va a deliberare ; e quello schiavo innocente viene assolto da tutte le accuse , affinchè possiate più facilmente condannare questo a tutti i capi d’imputazione .
Plutarco Alessandro 20.6
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-03-04 18:22:11
- Translated by Michelle Pieragostini
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Ἑλληνική Transliterate
italiano
http://data.perseus.org/texts/urn:cts:greekLit:tlg0007.tlg047.perseus-grc1
ἤδη γὰρ ἐγνώκει παρὰ τὸ συμφέρον ἐμβεβληκὼς ἑαυτὸν εἰς χωρία θαλάττῃ καί ὄρεσι καί ποταμῷ διὰ μέσου ῥέοντι τῷ Πινάρῳ δύσιππα , καί διεσπασμένα πολλαχοῦ , καί πρὸς τῆς ὀλιγότητος τῶν πολεμίων ἔχοντα τὴν θέσιν .
Ormai
infatti
,
si
rese
conto
di
essersi
gettato
,
contro
il
proprio
guadagno
,
in
luoghi
non
adatti
alla
cavalleria
,
sia
per
il
mare
,
per
le
montagne
e
per
il
fiume
Pinaro
che
vi
scorreva
nel
mezzo
sia
perchè
erano
interrotti
in
parecchi
punti
sia
perchè
avevano
una
posizione
favorevole
per
i
nemici
,
a
causa
del
loro
numero
ristretto
.
Plutarco T1C
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-03-05 17:35:16
- Translated by Federico Rizzo
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Venerdì vinceremo noi.
Ἑλληνική Transliterate
italiano
http://data.perseus.org/citations/urn:cts:greekLit:tlg0007
ἐπεὶ δὲ Φιλονίκου τοῦ Θεσσαλοῦ τὸν Βουκεφάλαν ἀγαγόντος ὤνιον τῷ Φιλίππῳ τρισκαίδεκα ταλάντων , κατέβησαν εἰς τὸ πεδίον δοκιμάσοντες τὸν ἵππον , ἐδόκει τε χαλεπὸς εἶναι καὶ κομιδῇ δύσχρηστος , οὔτεἀναβάτην προσιέμενος οὔτε φωνὴν ὑπομένων τινὸς τῶν περὶ τὸν Φίλιππον , ἀλλ᾽ ἁπάντων κατεξανιστάμενος
Quando
Filonico
Tessalo
portò
a
Filippo
il
cavallo
Bucefalo
,
vendendoglielo
per
tredici
talenti
,
scesero
in
pianura
per
mettere
alla
prova
il
cavallo
,
sembrava
essere
difficile
(
da
governare
)
e
davvero
ombroso
,
che
non
lasciava
avvicinare
il
cavaliere
né
sopportava
la
voce
di
nessuno
dei
servi
di
Filippo
,
ma
recalcitrava
davanti
a
tutti
.
Plutarco T3C
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-03-06 13:24:39
- Translated by Federico Rizzo
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Cicerone, Orator 21.70
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2019-03-22 16:53:08
- Translated by Michelle Pieragostini
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Versione in classe di Latino del 18/03/2019
Latin
italiano
Sed est eloquentiae sicut reliquarum rerum fundamentum sapientia . Ut enim in vita sic in oratione nihil est difficilius quam quid deceat videre . πρέπον appellant hoc Graeci , nos dicamus sane decorum . Huius ignoratione non modo in vita sed saepissime et in poematis et in oratione peccatur . Est autem quid deceat oratori videndum non in sententiis solum sed etiam in verbis . Non enim omnis fortuna , non omnis honos , non omnis auctoritas , non omnis aetas nec vero locus aut tempus aut auditor omnis eodem aut verborum genere tractandus est aut sententiarum semperque in omni parte orationis ut vitae quid deceat est considerandum .
Ma
è
la
sapienza
il
fondamento
dell’eloquenza
,
così
come
di
tutte
le
altre
arti
.
Infatti
,
come
nella
vita
così
anche
in
un
discorso
,
niente
è
più
difficile
che
capire
ciò
che
(
meglio
)
si
addice
:
i
Greci
lo
chiamano
πρέπον
,
noi
chiamiamolo
pure
decoro
.
Non
solo
in
vita
ma
più
frequentemente
anche
nei
poemi
e
nelle
orazioni
si
sbaglia
per
mancanza
di
ciò
.
Poi
,
è
necessario
che
l’oratore
comprenda
ciò
che
è
(
più
)
opportuno
,
non
solo
riguardo
gli
argomenti
,
ma
anche
per
le
parole
.
Infatti
,
non
si
deve
trattare
con
lo
stesso
genere
di
parole
o
argomenti
ogni
sorte
,
ogni
lode
,
ogni
volontà
,
ogni
periodo
e
certamente
ogni
luogo
,
tempo
o
ascoltatore
,
ma
si
deve
sempre
osservare
bene
,
in
ogni
momento
dell’orazione
così
come
durante
la
vita
,
ciò
che
conviene
.
Senofonte, Elleniche, 1.6.26
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2020-11-04 16:49:43
- Modified on 2020-11-04 16:49:57
- Translated by Baci Chiara
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Ἑλληνική Transliterate
italiano
http://verbanoweb.it/discovertendo/greci/senofonte/Senofonte%20-%20Arginuse%20-%20parte%20I.pdf
http://verbanoweb.it/discovertendo/greci/senofonte/Senofonte%20-%20Arginuse%20-%20parte%20I.pdf
Cicerone Verrine 1.1.2-3
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2021-04-22 17:10:18
- Translated by Mogni Vittoria, Radogna Maria
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Latin
italiano
Huic ego causae , iudices , cum summa voluntate et exspectatione populi Romani actor accessi , non ut augerem invidiam ordinis , sed ut infamiae communi succurrerem . Adduxi enim hominem in quo reconciliare existimationem iudiciorum amissam , redire in gratiam cum populo Romano , satis facere exteris nationibus possetis , depeculatorem aerari , vexatorem Asiae atque Pamphyliae , praedonem iuris urbani , labem atque perniciem provinciae Siciliae . De quo si vos severe ac religiose iudicaveritis , auctoritas ea quae in vobis remanere debet haerebit ; sin istius ingentes divitiae iudiciorum religionem veritatemque perfregerint , ego hoc tamen adsequar , ut iudicium potius rei publicae quam aut reus iudicibus aut accusator reo defuisse videatur .
Io
,
o
giudici
,
ho
partecipato
in
questa
causa
come
accusatore
,
con
grandissimo
volere
e
aspettativa
del
popolo
romano
,
non
per
accrescere
l’avversione
dell’ordine
,
ma
per
rimediare
alla
vergogna
comune
.
Ho
condotto
infatti
un
uomo
attraverso
il
quale
potete
ristabilire
la
stima
perduta
dei
giudici
,
di
ritornare
in
grazia
con
il
popolo
romano
e
di
fare
abbastanza
per
i
popoli
stranieri
;
dilapidatore
dell’erario
,
vessatore
dell’Asia
e
della
Panfilia
,
predone
della
giustizia
urbana
,
rovina
e
danno
della
provincia
di
Sicilia
.
Se
voi
vi
sarete
pronunciati
riguardo
alla
cosa
severamente
e
scrupolosamente
,
resterà
intatta
quell’autorità
che
deve
rimanere
in
voi
;
se
invece
le
immense
ricchezze
avranno
annullato
la
coscienza
e
la
sincerità
dei
giudici
,
io
poi
raggiungerò
per
lo
meno
questo
scopo
,
ovvero
che
sembri
piuttosto
che
è
mancato
il
tribunale
allo
Stato
rispetto
che
un
imputato
ai
giudici
o
un
accusatore
all’imputato
.
Cicerone, Pro Sestio, 96
Giacomo Pernigotti /
- Created on 2021-09-15 18:33:23
- Translated by Bianchi - Caffarenghi - Toporishcheva - Tummino
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Latin
italiano
http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0014%3Atext%3DSest.%3Achapter%3D44
nimirum hoc illud est quod de me potissimum tu in accusatione quaesisti , quae esset nostra ' natio optimatium ' ; sic enim dixisti . rem quaeris praeclaram iuventuti ad discendum nec mihi difficilem ad perdocendum ; de qua pauca , iudices , dicam , et , ut arbitror , nec ab utilitate eorum qui audient , nec ab officio vestro , nec ab ipsa causa P . Sesti abhorrebit oratio mea . Duo genera semper in hac civitate fuerunt eorum qui versari in re publica atque in ea se excellentius gerere studuerunt ; quibus ex generibus alteri se popularis , alteri optimates et haberi et esse voluerunt . Qui ea quae faciebant quaeque dicebant multitudini iucunda volebant esse , populares , qui autem ita se gerebant ut sua consilia optimo cuique probarent , optimates habebantur .
Codesta
in
verità
é
quello
che
tu
mi
hai
chiesto
con
particolare
insistenza
,
nella
tua
accusa
,
che
cosa
intendo
per
razza
degli
ottimati
?
Così
infatti
hai
detto
.
Tu
mi
chiedi
una
cosa
preziosa
da
imparare
per
i
giovani
e
non
difficile
da
spiegare
.
Dirò
poche
parole
inerenti
a
ciò
,
o
giudici
,
e
comunque
credo
che
la
mia
orazione
non
sarà
estranea
al
vantaggio
di
coloro
che
mi
ascoltano
,
nè
per
l’ufficio
vostro
,
nè
per
la
stessa
causa
di
Publio
Sestio
.
Sempre
in
Roma
ci
furono
due
categorie
di
persone
fra
coloro
che
si
son
dati
alla
vita
politica
e
si
applicarono
a
comportarsi
in
essa
nel
modo
migliore
:
di
questi
generi
gli
uni
vollero
sia
essere
che
venire
qualificati
popolari
;
gli
altri
,
degli
ottimati
.
Erano
popolari
,
quelli
che
attuavano
e
predicavano
le
cose
che
sapevano
essere
gradite
alla
moltitudine
,
ottimati
,
quelli
che
agivano
in
modo
da
provocare
così
sulla
condotta
propria
l’approvazione
dei
cittadini
migliori
.