Cesare, De Bello Gallico 7.14.6-10
/ Testi latini antichi / Cesare
Latin
italiano
http://verbanoweb.it/discovertendo/latini/cesare/Cesare%20-%20Un%20eroe%20sfortunato%20-%20parte%20I.pdf
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6 Harum ipsis rerum copiam suppetere , quod , quorum in finibus bellum geratur , eorum opibus subleventur . 7 Romanos aut inopiam non laturos aut magno periculo longius ab castris processuros ; 8 neque interesse , ipsosne interficiant , impedimentisne exuant quibus amissis bellum geri non possit . 9 Praeterea oppida incendi oportere , quae non munitione et loci natura ab omni sint periculo tuta , neu suis sint ad
detractandam militiam receptacula neu Romanis proposita ad copiam commeatus praedamque tollendam . 10 Haec si gravia aut acerba videantur , multo illa gravius aestimare , liberos , coniuges in
servitutem abstrahi , ipsos interfici quae sit necesse accidere victis .
detractandam militiam receptacula neu Romanis proposita ad copiam commeatus praedamque tollendam . 10 Haec si gravia aut acerba videantur , multo illa gravius aestimare , liberos , coniuges in
servitutem abstrahi , ipsos interfici quae sit necesse accidere victis .
6
Essi
avevano
abbondanza
di
queste
cose
,
perché
,
venivano
aiutati
dalle
risorse
di
coloro
,
nei
cui territori si combatteva la guerra . 7 I Romani o non avrebbero sopportato la carestia o si sarebbero spinti più lontani dall’accampamento con grande pericolo ; 8 e non era importante se li uccidevano o li privavano dei rifornimenti , persi i quali , non si poteva combattere la guerra . 9 Bisognava inoltre incendiare le città , che non fossero sicure da ogni pericolo per le fortificazioni e la posizione naturale , perché non fossero per i loro rifugio per sottrarsi all’obbligo militare né esposte ai Romani per procurarsi abbondanza di rifornimenti e bottino . 10 Se queste cose sembravano aspre e dolorose , considerassero questo molto più grave , l’essere ridotti in schiavitù i figli e le mogli , l’essere uccisi essi stessi , cose che era necessario toccassero ai vinti .
cui territori si combatteva la guerra . 7 I Romani o non avrebbero sopportato la carestia o si sarebbero spinti più lontani dall’accampamento con grande pericolo ; 8 e non era importante se li uccidevano o li privavano dei rifornimenti , persi i quali , non si poteva combattere la guerra . 9 Bisognava inoltre incendiare le città , che non fossero sicure da ogni pericolo per le fortificazioni e la posizione naturale , perché non fossero per i loro rifugio per sottrarsi all’obbligo militare né esposte ai Romani per procurarsi abbondanza di rifornimenti e bottino . 10 Se queste cose sembravano aspre e dolorose , considerassero questo molto più grave , l’essere ridotti in schiavitù i figli e le mogli , l’essere uccisi essi stessi , cose che era necessario toccassero ai vinti .