Cesare, De bello Gallico, libro VII, capitolo 8
Giacomo Pernigotti / Testi latini antichi / Cesare
- Created on 2020-10-25 16:36:14
- Translated by Marta Sofia Cunsolo
- Aligned by Giacomo Pernigotti
Latin
italiano
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His rebus comparatis , represso iam Lucterio et remoto , quod intrare intra praesidia periculosum putabat , in Helvios proficiscitur . Etsi mons Cevenna , qui Arvernos ab Helviis discludit , durissimo tempore anni altissima nive iter impediebat , tamen discussa nive sex in altitudinem pedum atque ita viis patefactis summo militum sudore ad fines Arvernorum pervenit . Quibus oppressis inopinantibus , quod se Cevenna ut muro munitos existimabant , ac ne singulari quidem umquam homini eo tempore anni semitae patuerant , equitibus imperat , ut quam latissime possint vagentur et quam maximum hostibus terrorem inferant . Celeriter haec fama ac nuntiis ad Vercingetorigem perferuntur ; quem perterriti omnes Arverni circumsistunt atque obsecrant , ut suis fortunis consulat , neve ab hostibus diripiantur , praesertim cum videat omne ad se bellum translatum . Quorum ille precibus permotus castra ex Biturigibus movet in Arvernos versus .
Predisposte
queste
cose
,
ormai
fermato
ed
allontanato
Lutterio
,
poiché
riteneva
pericoloso
penetrare
tra
le
difese
,
parte
verso
gli
Elvi
.
Anche
se
il
monte
Cevenna
,
che
separa
gli
Arverni
dagli
Elvi
,
impediva
la
marcia
nella
stagione
più
rigida
dell’anno
a
causa
della
neve
altissima
,
tuttavia
spalata
la
neve
di
sei
piedi
in
altezza
e
aperte
così
le
vie
con
straordinario
lavoro
dei
soldati
giunse
presso
il
territorio
degli
Arverni
.
Essendo
essi
assaliti
mentre
non
se
l’aspettavano
,
poiché
si
consideravano
protetti
dal
[
monte
]
Cevenna
come
da
un
muro
,
e
inoltre
in
quella
stagione
dell’anno
mai
i
sentieri
si
erano
aperti
neppure
ad
un
singolo
uomo
,
ordina
ai
cavalieri
di
scorrazzare
quanto
più
possano
intorno
e
di
incutere
quanto
più
terrore
possibile
ai
nemici
.
Velocemente
queste
cose
sono
riferite
a
Vercingetorige
da
voci
e
da
messaggeri
;
atterriti
tutti
gli
Arverni
lo
circondano
e
scongiurano
,
affinché
provveda
ai
loro
beni
,
e
che
non
vengano
saccheggiati
dai
nemici
,
soprattutto
perché
vede
che
la
guerra
è
passata
su
tutti
loro
.
Egli
scosso
dalle
loro
preghiere
sposta
gli
accampamenti
dai
Biturigi
in
direzione
degli
Arverni
.