Demostene, Terza Olintiaca, 27-29

cristiana caserta / oratoria
Ἑλληνική Transliterate
italiano
τότε μὲν δὴ τοῦτον τὸν τρόπον εἶχε τὰ πράγματ ' ἐκείνοις , χρωμένοις οἷς εἶπον προστάταις · νυνὶ δὲ πῶς ἡμῖν ὑπὸ τῶν χρηστῶν τούτων τὰ πράγματ ' ἔχει ; ἆρά γ ' ὁμοίως παραπλησίως ; οἷς τὰ μὲν ἄλλα σιωπῶ , πόλλ ' ἂν ἔχων εἰπεῖν , ἀλλ ' ὅσης ἅπαντες ὁρᾶτ ' ἐρημίας ἐπειλημμένοι , [ καὶ ] Λακεδαιμονίων μὲν ἀπολωλότων , Θηβαίων δ ' ἀσχόλων ὄντων , τῶν δ ' ἄλλων οὐδενὸς ὄντος ἀξιόχρεω περὶ τῶν πρωτείων ἡμῖν ἀντιτάξασθαι , ἐξὸν δ ' ἡμῖν καὶ τὰ ἡμέτερ ' αὐτῶν ἀσφαλῶς ἔχειν [ 28 ] καὶ τὰ τῶν ἄλλων δίκαια βραβεύειν , ἀπεστερήμεθα μὲν χώρας οἰκείας , πλείω δ ' χίλια καὶ πεντακόσια τάλαντ ' ἀνηλώκαμεν εἰς οὐδὲν δέον , οὓς δ ' ἐν τῷ πολέμῳ συμμάχους ἐκτησάμεθα , εἰρήνης οὔσης ἀπολωλέκασιν οὗτοι , ἐχθρὸν δ ' ἐφ ' ἡμᾶς αὐτοὺς τηλικοῦτον ἠσκήκαμεν . φρασάτω τις ἐμοὶ παρελθών , πόθεν ἄλλοθεν ἰσχυρὸς γέγονεν παρ ' ἡμῶν [ 29 ] αὐτῶν Φίλιππος . ἀλλ ' , τᾶν , εἰ ταῦτα φαύλως , τά γ ' ἐν αὐτῇ τῇ πόλει νῦν ἄμεινον ἔχει . καὶ τί ἂν εἰπεῖν τις ἔχοι ; τὰς ἐπάλξεις ἃς κονιῶμεν , καὶ τὰς ὁδοὺς ἃς ἐπισκευάζομεν , καὶ κρήνας , καὶ λήρους ; ἀποβλέψατε δὴ πρὸς τοὺς ταῦτα πολιτευομένους , ὧν οἱ μὲν ἐκ πτωχῶν πλούσιοι γεγόνασιν , οἱ δ ' ἐξ ἀδόξων ἔντιμοι , ἔνιοι δὲ τὰς ἰδίας οἰκίας τῶν δημοσίων οἰκοδομημάτων σεμνοτέρας εἰσὶ κατεσκευασμένοι , ὅσῳ δὲ τὰ τῆς πόλεως ἐλάττω γέγονεν , τοσούτῳ τὰ τούτων ηὔξηται .
[ 27 ] Allora , con quei capi al governo quali quelli che ho descritto , le cose andavano in questo modo ; ora , sotto il governo dei gentiluomini dei nostri giorni , come ci vanno le cose ? Forse la ( situazione ) è identica o simile ? Per noi che . . . taccio il resto , pur avendo da dire molto ; vedete tutti peraltro in quale solitudine siamo rimasti , dal momento che gli Spartani sono caduti in rovina , i Tebani sono sempre impegnati , e non esiste nessun altro popolo che sia in grado di opporsi a noi per il primato . Eppure , pur essendo possibile di tenere saldamente i nostri possedimenti ed essere arbitri dei diritti altrui , siamo stati privati di una regione che ci apparteneva [ 28 ] e abbiamo dissipato inutilmente più di millecinquecento talenti ; gli alleati , che ci eravamo procurati durante la guerra , li abbiamo perduti in tempo di pace e abbiamo esercitato contro di noi il nemico ( fino a renderlo ) così potente . E se non è vero , qualcuno si presenti e dica in quale altro modo Filippo sia diventato forte se non per noi stessi . [ 29 ] " Ma , amico mio , se le relazioni estere vanno male , per contro la situazione interna della città ai nostri giorni è migliore " . E che cosa si potrebbe menzionare ? I parapetti a cui diamo l’intonaco , le strade che ripariamo , e le fontane , e altre sciocchezze ? Guardate poi gli uomini politici che dirigono questi lavori : alcuni di loro da miserabili sono diventati ricchi , altri da oscuri illustri e alcuni si sono costruiti case private più maestose degli edifici pubblici . Quanto il prestigio della città si è ridotto , tanto il loro si è accresciuto .

( 73 ) 28% GRC
( 188 ) 72% GRC - ITA

( 254 ) 80% GRC - ITA
( 62 ) 20% ITA