Tacito Annales 15.64.1-4
Cinzia Mazzarino /
- Created on 2019-05-31 20:55:13
- Modified on 2019-05-31 21:21:13
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Latin
italiano
At Nero nullo in Paulinam proprio odio , ac ne gliscĕret invidia crudelitatis , iubet inhibēri mortem . Hortantibus militibus servi libertique obligant brachia , premunt sanguinem , incertum an ignarae .
Nam , ut est vulgus ad deteriora promptum , non defuēre qui crederent , donec implacabilem Neronem timuerit , famam sociatae cum marito mortis petivisse , deinde oblata mitiore spe blandimentis vitae evictam ; cui addidit paucos postea annos , laudabili in maritum memoria et ore ac membris in eum pallorem albentibus , ut ostentui esset multum vitalis spiritus egestum .
Seneca interim , durante tractu et lentitudine mortis , Statium Annaeum , diu sibi amicitiae fide et arte medicinae probatum , orat provisum pridem venenum , quo damnati publico Atheniensium iudicio exstinguerentur , promeret ; adlatumque hausit frustra , frigidus iam artus et cluso corpore adversum vim veneni .
Postremo stagnum calidae aquae introiit , respergens proximos servorum addita voce libare se liquorem illum Iovi Liberatori . Exin balneo inlatus et vapore eius exanimatus , sine ullo funeris sollemni crematur . Ita codicillis praescripserat , cum etiam tum praedives et praepotens supremis suis consuleret .
Nam , ut est vulgus ad deteriora promptum , non defuēre qui crederent , donec implacabilem Neronem timuerit , famam sociatae cum marito mortis petivisse , deinde oblata mitiore spe blandimentis vitae evictam ; cui addidit paucos postea annos , laudabili in maritum memoria et ore ac membris in eum pallorem albentibus , ut ostentui esset multum vitalis spiritus egestum .
Seneca interim , durante tractu et lentitudine mortis , Statium Annaeum , diu sibi amicitiae fide et arte medicinae probatum , orat provisum pridem venenum , quo damnati publico Atheniensium iudicio exstinguerentur , promeret ; adlatumque hausit frustra , frigidus iam artus et cluso corpore adversum vim veneni .
Postremo stagnum calidae aquae introiit , respergens proximos servorum addita voce libare se liquorem illum Iovi Liberatori . Exin balneo inlatus et vapore eius exanimatus , sine ullo funeris sollemni crematur . Ita codicillis praescripserat , cum etiam tum praedives et praepotens supremis suis consuleret .
Ma
Nerone
,
non
essendoci
nessun
odio
personale
verso
Paolina
,
e
perché
non
aumentasse
l’odio
per
la
sua
crudeltà
,
ordina
che
sia
fermata
la
sua
morte
.
Poiché
i
soldati
li
esortavano
,
gli
schiavi
e
i
liberti
le
fasciano
le
braccia
,
tamponano
il
sangue
a
lei
che
è
incerto
se
fosse
ignara
.
Infatti , poiché il popolo è incline alle interpretazioni peggiori , non mancarono quelli che credettero che , finché temette che Nerone fosse implacabile , abbia cercato la gloria di una morte unita col ma-rito , poi che , essendole stata offerta una speranza più mite , sia stata vinta dai piaceri della vita ; e a questa lei dopo aggiunse pochi anni , con un lodevole ricordo verso il marito e col volto e le membra bianche di quel pallore , da essere la dimostrazione che molto del suo spirito vitale le era stato sottratto .
Intanto Seneca , persistendo il prolungarsi e la lentezza della morte , prega Anneo Stazio , apprezzato da tempo per la lealtà dell’amicizia verso di lui e per l’arte della medicina , di consegnargli il veleno preparato da tempo , col quale venivano uccisi i condannati da un pubblico giudizio degli Ateniesi ; e bevve invano il veleno che gli era stato portato , freddo ormai negli arti ed essendo il corpo chiuso alla potenza del veleno .
Infine entrò in una vasca d’acqua calda , aspergendo i più vicini tra gli schiavi , essendo stata aggiunta l’affermazione che offriva quel liquido a Giove Liberatore . In seguito essendo stato trasportato in un bagno caldo ed essendo stato ucciso dal suo vapore , viene cremato senza alcun funerale solenne . Così aveva precedentemente scritto nelle disposizioni testamentarie , quando ancora molto ricco e potente , pensava ai suoi ultimi istanti .
Infatti , poiché il popolo è incline alle interpretazioni peggiori , non mancarono quelli che credettero che , finché temette che Nerone fosse implacabile , abbia cercato la gloria di una morte unita col ma-rito , poi che , essendole stata offerta una speranza più mite , sia stata vinta dai piaceri della vita ; e a questa lei dopo aggiunse pochi anni , con un lodevole ricordo verso il marito e col volto e le membra bianche di quel pallore , da essere la dimostrazione che molto del suo spirito vitale le era stato sottratto .
Intanto Seneca , persistendo il prolungarsi e la lentezza della morte , prega Anneo Stazio , apprezzato da tempo per la lealtà dell’amicizia verso di lui e per l’arte della medicina , di consegnargli il veleno preparato da tempo , col quale venivano uccisi i condannati da un pubblico giudizio degli Ateniesi ; e bevve invano il veleno che gli era stato portato , freddo ormai negli arti ed essendo il corpo chiuso alla potenza del veleno .
Infine entrò in una vasca d’acqua calda , aspergendo i più vicini tra gli schiavi , essendo stata aggiunta l’affermazione che offriva quel liquido a Giove Liberatore . In seguito essendo stato trasportato in un bagno caldo ed essendo stato ucciso dal suo vapore , viene cremato senza alcun funerale solenne . Così aveva precedentemente scritto nelle disposizioni testamentarie , quando ancora molto ricco e potente , pensava ai suoi ultimi istanti .