Senofonte, Anabasi 3.1.5-10
Giacomo Pernigotti / Testi greci antichi / Senofonte
- Created on 2019-01-26 17:06:33
- Modified on 2020-10-19 18:43:19
- Translated by Micheli Matilde
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italiano
http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0201%3Abook%3D3%3Achapter%3D1%3Asection%3D4
[ 4 ] ἦν δέ τις ἐν τῇ στρατιᾷ Ξενοφῶν Ἀθηναῖος , ὃς οὔτε στρατηγὸς οὔτε λοχαγὸς οὔτε στρατιώτης ὢν συνηκολούθει , ἀλλὰ Πρόξενος αὐτὸν μετεπέμψατο οἴκοθεν ξένος ὢν ἀρχαῖος : ὑπισχνεῖτο δὲ αὐτῷ , εἰ ἔλθοι , φίλον αὐτὸν Κύρῳ ποιήσειν , ὃν αὐτὸς ἔφη κρείττω ἑαυτῷ νομίζειν τῆς πατρίδος .
[ 5 ] ὁ μέντοι Ξενοφῶν ἀναγνοὺς τὴν ἐπιστολὴν ἀνακοινοῦται Σωκράτει τῷ Ἀθηναίῳ περὶ τῆς πορείας . καὶ ὁ Σωκράτης ὑποπτεύσας μή τι πρὸς τῆς πόλεως ὑπαίτιον εἴη Κύρῳ φίλον γενέσθαι , ὅτι ἐδόκει ὁ Κῦρος προθύμως τοῖς Λακεδαιμονίοις ἐπὶ τὰς Ἀθήνας συμπολεμῆσαι , συμβουλεύει τῷ Ξενοφῶντι ἐλθόντα εἰς Δελφοὺς ἀνακοινῶσαι τῷ θεῷ περὶ τῆς πορείας .
[ 6 ] ἐλθὼν δ᾽ ὁ Ξενοφῶν ἐπήρετο τὸν Ἀπόλλω τίνι ἂν θεῶν θύων καὶ εὐχόμενος κάλλιστα καὶ ἄριστα ἔλθοι τὴν ὁδὸν ἣν ἐπινοεῖ καὶ καλῶς πράξας σωθείη . καὶ ἀνεῖλεν αὐτῷ ὁ Ἀπόλλων θεοῖς οἷς ἔδει θύειν .
[ 7 ] ἐπεὶ δὲ πάλιν ἦλθε , λέγει τὴν μαντείαν τῷ Σωκράτει . ὁ δ᾽ ἀκούσας ᾐτιᾶτο αὐτὸν ὅτι οὐ τοῦτο πρῶτον ἠρώτα πότερον λῷον εἴη αὐτῷ πορεύεσθαι ἢ μένειν , ἀλλ᾽ αὐτὸς κρίνας ἰτέον εἶναι τοῦτ᾽ ἐπυνθάνετο ὅπως ἂν κάλλιστα πορευθείη . ἐπεὶ μέντοι οὕτως ἤρου , ταῦτ᾽ , ἔφη , χρὴ ποιεῖν ὅσα ὁ θεὸς ἐκέλευσεν .
[ 8 ] ὁ μὲν δὴ Ξενοφῶν οὕτω θυσάμενος οἷς ἀνεῖλεν ὁ θεὸς ἐξέπλει , καὶ καταλαμβάνει ἐν Σάρδεσι Πρόξενον καὶ Κῦρον μέλλοντας ἤδη ὁρμᾶν τὴν ἄνω ὁδόν , καὶ συνεστάθη Κύρῳ .
[ 9 ] προθυμουμένου δὲ τοῦ Προξένου καὶ ὁ Κῦρος συμπρουθυμεῖτο μεῖναι αὐτόν , εἶπε δὲ ὅτι ἐπειδὰν τάχιστα ἡ στρατεία λήξῃ , εὐθὺς ἀποπέμψει αὐτόν . ἐλέγετο δὲ ὁ στόλος εἶναι εἰς Πισίδας .
[ 10 ] ἐστρατεύετο μὲν δὴ οὕτως ἐξαπατηθείς—οὐχ ὑπὸ Προξένου : οὐ γὰρ ᾔδει τὴν ἐπὶ βασιλέα ὁρμὴν οὐδὲ ἄλλος οὐδεὶς τῶν Ἑλλήνων πλὴν Κλεάρχου : ἐπεὶ μέντοι εἰς Κιλικίαν ἦλθον , σαφὲς πᾶσιν ἤδη ἐδόκει εἶναι ὅτι ὁ στόλος εἴη ἐπὶ βασιλέα . φοβούμενοι δὲ τὴν ὁδὸν καὶ ἄκοντες ὅμως οἱ πολλοὶ δι᾽ αἰσχύνην καὶ ἀλλήλων καὶ Κύρου συνηκολούθησαν : ὧν εἷς καὶ Ξενοφῶν ἦν .
4
C
'
era
nell
'
esercito
un
certo
Senofonte
,
ateniese
,
che
si
era
unito
alla
spedizione
pur
non
essendo
né
stratego
né
locago
né
soldato
semplice
,
ma
Prosseno
,
suo
ospite
di
vecchia
data
,
lo
aveva
mandato
a
chiamare
dalla
patria
;
gli
promise
che
,
se
lo
avesse
raggiunto
,
lo
arebbe
reso
amico
di
Ciro
,
che
egli
disse
di
considerare
per
sé
più
importante
della
patria
.
5 Senofonte dunque , letta la missiva , si consulta in merito al viaggio con Socrate l ' ateniese . E Socrate , supponendo che fosse una colpa verso la città diventare amico di Ciro , poiché sembrava che Ciro avesse sollecitamente appoggiato gli Spartani nella guerra contro Atene , suggerisce a Senofonte di recarsi a Delfi e di consultare il dio a proposito del viaggio .
6 Senofonte , recandovisi , chiese ad Apollo a quale dio dovesse far sacrifici e rivolgere preghiere per percorrere nel modo più sereno e fausto la via che intendeva intraprendere e , conclusa per il meglio l ' impresa , ritornare sano e salvo . E Apollo gli indicò gli dèi a cui doveva tributare i sacrifici .
7 Rientrato in patria , riferisce il responso a Socrate . Egli , dopo averlo udito , lo rimproverò poichèi non aveva prima chiesto se gli convenisse partire o restare , ma , avendo preso da sé la decisione di andare , chiese questo , cioè come avrebbe potuto fare il viaggio nel modo migliore . " Ma poiché hai formulato il quesito in tali termini " , concluse Socrate , " bisogna che tu ora compia quanto il dio ti ha prescritto " .
8 Senofonte allora , dopo aver sacrificato alle divinità indicate da Apollo , salpò , e raggiunge a Sardi Prosseno e Ciro , che erano ormai sul punto di muovere verso l ' interno , e fu presentato a Ciro .
9 Poichè Prosenno lo desiderava , anche Ciro insistette perché egli restasse , disse che non appena terminata la campagna di guerra , l ' avrebbe rimandato sùbito indietro . Si diceva che la spedizione fosse contro i Pitidi .
10 Dunque partecipava così alla spedizione , essendo stato ingannato non da Prosseno ( infatti non sapeva dell ' attacco al re , come nessun altro dei Greci , a eccezione di Clearco ) ; a dire il vero , quando giunsero in Cilicia , sembrava ormai evidente a tutti che la spedizione fosse contro il re . Spaventati dal viaggio e pur contro voglia , molti comunque seguirono la spedizione , per vergogna sia di fronte ai compagni sia di fronte a Ciro . Tra quelli c ' era anche Senofonte .
5 Senofonte dunque , letta la missiva , si consulta in merito al viaggio con Socrate l ' ateniese . E Socrate , supponendo che fosse una colpa verso la città diventare amico di Ciro , poiché sembrava che Ciro avesse sollecitamente appoggiato gli Spartani nella guerra contro Atene , suggerisce a Senofonte di recarsi a Delfi e di consultare il dio a proposito del viaggio .
6 Senofonte , recandovisi , chiese ad Apollo a quale dio dovesse far sacrifici e rivolgere preghiere per percorrere nel modo più sereno e fausto la via che intendeva intraprendere e , conclusa per il meglio l ' impresa , ritornare sano e salvo . E Apollo gli indicò gli dèi a cui doveva tributare i sacrifici .
7 Rientrato in patria , riferisce il responso a Socrate . Egli , dopo averlo udito , lo rimproverò poichèi non aveva prima chiesto se gli convenisse partire o restare , ma , avendo preso da sé la decisione di andare , chiese questo , cioè come avrebbe potuto fare il viaggio nel modo migliore . " Ma poiché hai formulato il quesito in tali termini " , concluse Socrate , " bisogna che tu ora compia quanto il dio ti ha prescritto " .
8 Senofonte allora , dopo aver sacrificato alle divinità indicate da Apollo , salpò , e raggiunge a Sardi Prosseno e Ciro , che erano ormai sul punto di muovere verso l ' interno , e fu presentato a Ciro .
9 Poichè Prosenno lo desiderava , anche Ciro insistette perché egli restasse , disse che non appena terminata la campagna di guerra , l ' avrebbe rimandato sùbito indietro . Si diceva che la spedizione fosse contro i Pitidi .
10 Dunque partecipava così alla spedizione , essendo stato ingannato non da Prosseno ( infatti non sapeva dell ' attacco al re , come nessun altro dei Greci , a eccezione di Clearco ) ; a dire il vero , quando giunsero in Cilicia , sembrava ormai evidente a tutti che la spedizione fosse contro il re . Spaventati dal viaggio e pur contro voglia , molti comunque seguirono la spedizione , per vergogna sia di fronte ai compagni sia di fronte a Ciro . Tra quelli c ' era anche Senofonte .